Negli ultimi anni l’attenzione sull’Europa e sulla sua gestione è aumentata, con il susseguirsi di eventi che hanno suscitato dubbi e incertezze sull’effettiva capacità dell’Unione Europea di proteggere le sue popolazioni e favorire uno sviluppo sostenibile per tutti. In particolare, il tema della speculazione economica è diventato sempre più urgente, soprattutto alla luce della crisi economica che ha colpito il Vecchio Continente negli ultimi anni.
Ma è davvero così vantaggioso fare parte dell’UE? Leggi alcune nostre riflessioni al riguardo!
Il dibattito interno: l’Unione Europea e le sue scelte
Molti si chiedono se l’Unione Europea sia realmente impegnata a garantire il benessere dei suoi cittadini, oppure se si stia piegando alle logiche dei grandi mercati e delle élite economiche. L’impressione è che si stia goffamente cercando una politica economica e di sviluppo che possa salvaguardare la propria area. Tuttavia, non ci si può nascondere dietro a questa retorica vuota e priva di significato, poiché sembra incapace di affrontare le problematiche che ci si pongono di fronte.
La politica Europea e l’industria
Le cose stanno peggio di quanto si possa immaginare, e gli interessi politici si susseguono in modo confuso e frantumato. La politica Europea, infatti, non sembra avere a cuore la sopravvivenza dell’industria a livello medio-piccola, che potrebbe facilmente competere contro i giganti multinazionali. Infatti, l’Unione Europea non è interessata alla creazione di un tessuto industriale forte e competitivo e sembra persino sforzarsi di distruggerlo.
L’Italia e le sfide Europee
In questo scenario, l’Italia sembra essere tra i Paesi più colpiti: le regole stanno impoverendo l’Italia, privandola della virtù del lavoro e della qualità del prodotto. Sempre più italiani stanno lasciando le loro mansioni a causa della mancanza di opportunità.
Energia e mobilità sostenibile
Se vogliamo prendere un esempio a livello più ampio, è alquanto discutibile la scelta di puntare sulla mobilità elettrica e sul green quando il sistema energetico dell’UE è nel caos. Le centrali stanno chiudendo, lasciando l’Europa in un limbo energetico e la nostra flotta di veicoli elettrici sarà in grado di funzionare solamente per poche ore al giorno, per non parlare della manutenzione di cui avranno inevitabilmente bisogno.
Se ti interessa quest’ultimo argomento clicca sul nostro articolo che affronta come tematica principale Il futuro del mercato Automotive con l’avvento dei motori elettrici.
La visione odierna dell’Europa
Si può quindi affermare che l’Unione Europea non stia offrendo le risposte adeguate alle sfide del presente poiché non è in grado di affrontarle. Questo rischia di generare altre situazioni sempre più complesse e dannose per i cittadini.
L’Europa è fortemente divisa e la presenza di interessi economici contrastanti hanno portato ad un clima di incertezza e pessimismo nella popolazione e negli impresari. L’ultima cosa che la UE dovrebbe fare adesso è distruggere ciò che ha di buono e di valore. È giunto il momento di ripensare alla politica economica dell’Unione Europea così da proteggere le nostre industrie medio-piccole e trovare un modo per far fronte alle sfide attuali e future.
Il futuro dell’Unione Europea
Nel frattempo ci chiediamo: quale sarà il futuro dell’Europa? I fondamenti alla base della sua narrazione saranno in grado di resistere alla pressione delle logiche economiche dominanti? L’Unione Europea sarà in grado di mantenere la sua coerenza con il progetto iniziale basato su unità e collaborazione tra i diversi popoli, adeguando le politiche economiche a questo traguardo?
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