Qualcuno avrebbe mai pensato che le viti e l’arte potessero essere relazionate in qualche modo tra di loro? Grazie a Chris Cole, possiamo dire di sì.
La viteria e la bulloneria sono elementi che spesso passano in sordina nella vita di tutti i giorni, ma qualcuno ha deciso di renderle protagoniste nelle sue creazioni. Vi è, infatti, una corrente artistica chiamata “Screw Art” che nel corso del tempo si è espansa attirando l’interesse di altri artisti da tutto il mondo: USA, Italia, Corea, Canada.
Oggi ci concentriamo su Chris Cole, artista statunitense di Bend, Oregon, che ha acconsentito a rilasciare a noi di Kilton un’intervista riguardo la sua arte cinetica.
Chi è Chris Cole e come nasce la passione per l’arte e le viti
Chris trae ispirazione dalla vicinanza con quella natura che ha caratterizzato la sua infanzia, usando soprattutto il movimento degli animali per le sue sculture in metallo.
Affascinato dalla rivoluzione industriale e dal periodo storico del diciannovesimo secolo, è rimasta in lui l’impressione di come le macchine e le invenzioni abbiano pian piano cambiato la vita delle persone. Impara dalla capacità di insegnamento di:
- macchinisti
- meccanici
- fabbri
- amici che si cimentano nell’arte metal.
“Ho lavorato nei negozi di biciclette come meccanico per gran parte della mia vita. Negli ultimi 35 anni ho collezionato parti di biciclette. Sapevo che volevo riutilizzare queste parti in scultura. Così ho iniziato ad assemblare parti di biciclette e ho trovato oggetti in altre macchine astratte”.
L’arte di Chris Cole: da passione a lavoro
Per Chris Cole tutto è iniziato come una passione per poi divenire un lavoro. Certo, gli manca un po’ lavorare con le altre persone e lo percepisce in parte come un sacrificio (quale ambito non ne richiede almeno uno?), ma non lo scambierebbe con nulla al mondo.
Chris trova il momento più significativo della sua carriera di artista nella decisione di lasciare il lavoro a tempo pieno per seguire la sua ambizione.
Per lui non è stata una decisione presa alla leggera e ci dice che è stato spaventoso lasciarsi alle spalle uno stipendio consistente per cercare di percorrere la sua strada. La moglie e gli amici sono stati la chiave: hanno creduto in lui più di sé stesso, e lo hanno supportato appieno.
“Credo che essere un artista a tempo pieno significhi stare nella propria testa per la maggior parte del tempo. Essere nella tua testa può portare a molte autocritiche. Questo è qualcosa su cui lavoro ogni giorno che sono in negozio da solo”
Viti, bulloni e non solo, nell’arte di Chris Cole
La materia prima per le sue creazioni, arriva da diversi corpi meccanici. Partendo dalle parti di bici raccolte negli anni come meccanico, agli oggetti lasciati dagli amici che pensano gli possano tornare utili. Lui stesso, spesso, visita un deposito di rottami da cui prende parti uniche di:
- auto
- moto
- barche
- trattori
Può cercare di riutilizzare vecchi oggetti di metallo, ma non disdegna di comprare anche del nuovo acciaio. Viti, dadi e bulloni contribuiscono a tenere insieme il tutto e a consentire alle sue opere la mobilità che le rende spettacolari.
Ciò che però gli dona più soddisfazione è dare gli ultimi ritocchi e aggiungere i dettagli decorativi ad una scultura: terminarla è la parte più gratificante in assoluto.
Il metallo non trasmette molto, ma l’arte trasmette tutto: Chris vorrebbe portare le persone che vedono le sue opere ad un senso di curiosità, farle rendere conto che nella vita non c’è mai una strada unica.
La realizzazione del Gufo che ha creato come vetrina natalizia per Barneys a New York City racchiude non solo questo concetto, ma anche il suo impegno: di grandi dimensioni, complicata e da costruire in breve tempo, ha necessitato di tutto il suo impegno, ma in cambio gli ha insegnato a fidarsi del suo istinto. La risposta del pubblico è stata invece la conferma del potere che ha l’arte di incuriosire e far sorridere. Non a caso è il suo pezzo preferito.
“Mantenere una mente aperta ci consente di navigare nella vita nel modo che meglio si adatta a tutti noi come spirito individuale che tutti possediamo”
Il ruolo dell’artista nella società
Secondo Chris, il ruolo dell’artista nella società contemporanea è molto complicato: la visione generale è dell’artista traballante, inaffidabile, pigro. Lui cerca di far cambiare questa idea proponendosi come un artista fedele alla parola, affidabile, onesto e laborioso. Cerca di portare questa mentalità e di farsi conoscere principalmente tramite il suo sito web, la sua galleria ed anche il passaparola.
Tra le sue aspirazioni rientrano il lavorare con altri artisti cinetici di altri Paesi che ammira, per poter creare qualcosa di più rispetto a ciò che potrebbe fare da solo, e divenire un insegnante per la sua corrente artistica specifica.
Agli artisti emergenti consiglia di non indovinare i propri talenti, di sforzarsi di fare sempre meglio, di essere persistenti e di imparare dagli errori, di non impantanarsi sulla ricerca della perfezione che sa bene può far rimanere paralizzati.
“Ho imparato che il perfezionismo può diventare paralizzante, perché ciò che potresti vedere come meno che perfetto può essere la parte di cui gli altri si innamorano”
Se ti interessa conoscere altre curiosità su Chris Cole e la sua arte, ti lasciamo di seguito alcuni link utili:
Se ti è piaciuto il nostro articolo, prova a dare un occhio al nostro blog: trovi molte altre tematiche attuali interessanti!